Mia madre, come ho detto altre volte, era analfabeta, ma posso dire che nella sua testa sembrava esserci un registratore. Quando testimoniava dell’Evangelo, ricordava tanti versetti della Bibbia, dando una fedele testimonianza dell’opera dello Spirito Santo in lei. Nella Bibbia, infatti, è scritto: "Perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire” (Luca 12:12; cfr. Matteo 10:19). Mia madre non perdeva occasione per parlare di Dio agli altri, e per mezzo suo molte persone sono venute alla conoscenza della Verità, accettando poi Cristo nel cuore come personale Salvatore. Ecco perché tutti in paese la conoscevano come Maria l’evangelista.
Ricordo una volta, quando era ormai anziana, una famiglia andò ad abitare sul suo stesso pianerottolo. Le porte erano una di fronte all’altra, ma lei non aveva mai avuto l’opportunità di parlare alla nuova famiglia del Signore! Per questo pregava Dio dicendo: “Signore, dammi l’opportunità di parlare di Te a questa famiglia.”
Un giorno, decise di accendere il registratore nel pozzo luce che comunicava con l’appartamento accanto, perché voleva ascoltare dei canti e sperava, allo stesso tempo, di destare la curiosità della vicina. Mise nel registratore anche delle cassette con le prediche della Parola di Dio e alzò un po’ il volume, in modo che la vicina potesse ascoltare quello che trasmetteva.
Il tempo passava e non succedeva niente. Fece la stessa cosa per alcuni giorni, finché finalmente mia madre e la nuova vicina s’incontrarono sul pianerottolo. La signora la salutò e disse: “Signora, quelle cassette che ascoltate sono molto belle!” Mia madre le rispose: “Quelle cassette parlano di Gesù e anche i cantici. Io sono una credente di fede evangelica.” La signora continuò: “Mi piacerebbe ascoltare con più attenzione, ma mia madre, che è un po’ anziana, è contraria, perché dice che siete gente cattiva. A me, però, piace tanto ascoltare quelle parole.”
Mia madre rispose che avrebbe parlato volentieri con sua madre, nonostante la vicina l’avesse avvisata del rischio di essere cacciata malamente. “Non preoccuparti - rispose mia madre con la sua solita dolce insistenza - cerca di avvisarmi quando arriva, e io verrò con una scusa. Vediamo cosa succede.”
Così arrivò il giorno in cui le due si incontrarono. Mia madre si affacciò alla porta di Titina (così si chiamava la giovane signora), chiedendo se le avanzasse un po’ di cipolla. Titina la fece accomodare in cucina, dove sua madre era seduta. “Chi è questa bella signora?,” disse mia madre. Titina rispose: “Questa è mia madre, hai visto quanto è bella?” La signora allora disse: “Sono soltanto una vecchia, tutta piena di acciacchi.” “Però - disse mia madre - il Signore vi mantiene giovane!” Così, una parola dopo l’altra, mia madre cominciò a parlare dell’Evangelo. La signora ascoltava e a un certo punto disse: “Ciò che racconti è molto bello da sentire, però in giro si dice che gli evangelici non sono brave persone e che nella loro chiesa parlano male di tutti i santi. Dicono pure che siete scomunicati.”
Mia madre a quelle parole rispose: “Perché non vieni in chiesa con noi, una sera, così ascolti personalmente quello che si dice?” La signora rispose: “Non posso, non riesco neanche a camminare.” E mia madre continuò: “Non ti preoccupare, ti ci portiamo noi con la macchina.” La signora accettò dicendo che sarebbe andata soltanto per curiosità. Così, alla prima occasione, la mamma e la figlia si misero in macchina con mia madre e mio fratello Donato, e andarono al culto insieme. Alla fine del culto, Titina e sua madre dissero: “Le persone parlano tanto male degli evangelici, invece non abbiamo visto niente di male in tutto ciò che fate. Al contrario, ci è piaciuto così tanto che vogliamo venire sempre con voi.” Da quel giorno, non soltanto loro due diedero il loro cuore al Signore, ma anche il marito di Titina e il loro giovane figlio, Mimmo. Tutti si convertirono e si battezzarono secondo il comando di Gesù: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19). La gloria va a Dio, per tutte le cose meravigliose che compie!