Maria Martucci, mia madre, nacque a Mottola, un paese in provincia di Taranto, il 16 settembre 1909, da Martucci Donato e Lattarulo Rosa Antonia. La sua era una famiglia numerosa: la madre faceva la sarta in casa, ed essendo Maria la figlia più grande, i lavori domestici e la cura dei fratelli più piccoli erano affidati a lei, che lavorava con impegno e gioia.
Aveva 19 anni quando si fidanzò con mio padre, Cosimo Stallo (nato il 2 novembre 1905 a Massafra da Stallo Giovanni e Mellone Maria Annunziata), che veniva da una famiglia povera. Mia nonna paterna rimase vedova quando mio padre aveva solo 17 anni; mio nonno fu travolto da un treno mentre si recava al lavoro con il traino, e morì.
Da quel momento in poi, mio padre iniziò a prendersi cura della propria casa, assumendo il ruolo e la responsabilità di un vero capofamiglia, essendo anche l’unico maschio su cinque figli (Antonia, Cosimo, Lucia, Leonarda, Pompea).
Quando mia madre aveva 20 anni, precisamente il 10 novembre 1929, i miei genitori si sposarono e si stabilirono a Mottola.
A Mottola nacquero i primi figli, due dei quali, non ricordo quale malattia infettiva li colpì, ma a causa di questa morirono nel giro di poco tempo… In seguito a questo grande dolore, i miei genitori decisero di trasferirsi con il piccolo Giovanni, nato nel 1934 e che aveva circa due anni, a Massafra, paese natale di mio padre. Era il 1936.
I miei genitori: Maria Martucci e Cosimo Stallo (1980)